mercoledì 11 novembre 2015

200 scienziati lanciano l'allarme sostanze chimiche tossiche chiamate sostanze alchiliche perfluorurate (PFAS)

Recentemente più di 200 scienziati provenienti da 38 Paesi hanno chiesto di frenare la produzione globale e l'utilizzo di sostanze chimiche presenti in centinaia di lubrificanti e prodotti resistenti all’acqua (prodotti di consumo e industriali).
Le nazioni dovrebbero agire subito per limitare l'uso dei composti tossici che possono persistere per lunghi periodi nell'ambiente allo scopo di evitare gravi danni alla salute umana e all'ambiente, scrivono gli scienziati nella dichiarazione pubblicata sulla rivista Environmental Health Perspectives. Tuttavia, i gruppi industriali sostengono che le sostanze chimiche utilizzate sono sicure.
Le sostanze chimiche sintetiche, chiamate sostanze alchiliche perfluorurate (PFAS) sono composti costituiti da una catena alchilica idrofobica parzialmente o interamente fluorurata di lunghezza variabile (in genere da C4 a C14) e un gruppo idrofilico. Tali composti sono resistenti al calore e possono essere utilizzati per rendere i materiali sia idrorepellenti sia resistenti agli oli e alle macchie. Queste proprietà speciali fanno dei fluorurati un ingrediente chiave per una vasta gamma di prodotti: pentole antiaderenti, cosmetici, materiali di imballaggio per alimenti (ad es. i sacchetti di popcorn per microonde), attrezzature impermeabili per svolgere attività all’aperto, tappeti e schiume antincendio. I PFAS sono quasi indistruttibili e per tale motivo possono persistere per decenni nell'ambiente accumulandosi nei tessuti degli animali selvatici e degli esseri umani.
Recentemente più di 200 scienziati provenienti da 38 Paesi hanno chiesto di frenare la produzione globale e l'utilizzo di sostanze chimiche presenti in centinaia di lubrificanti e prodotti resistenti all’acqua (prodotti di consumo e industriali).

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