martedì 17 gennaio 2017

Articolo di Marzia Albiero del Gas di Creazzo da parte del nostro Coordinamento



Noi contagiati dai Pfas.
Fa male, fa molto male leggere in questi ultimi giorni titoli su giornali come L’Arena o il Giornale di Vicenza: ”Problemi alle donne incinte nella zona Pfas”…”Sorpresa: i Pfas causano malattie anche mortali”.
Sorpresa?  Vien da sorridere. Pensare che l’azienda in questione inquina da più di 40 anni le nostre falde e che i primi dati conclamati ci sono dal 2013.
In modo subdolo questo inquinamento ci ha contagiati (tramite particelle chimiche prodotte da Rimar prima e Miteni  poi,  come idrorepellenti),  si è  insinuato per decenni  nei nostri organismi in modo pesante attraverso l’acqua “potabile” dei 21 comuni indicati come zona rossa (e tuttora NON allacciati a fonti di approvvigionamento sicure) e in maniera meno eclatante ma pur sempre invasiva, attraverso prodotti di agricoltura e allevamento locali, per tutti gli abitanti delle tre province di Vicenza Verona e Padova.
I più, forse,  sdrammatizzeranno facendone chiacchiere da luogo comune…perché si sa che tanto,  vuoi per l’inquinamento atmosferico, vuoi per le onde elettromagnetiche,  mettiamoci anche l’inquinamento dell’acqua….uno più o uno meno.  Difficile fossilizzarsi sui  luoghi comuni  visto che il corpo umano è composto in media dal 65% di acqua e considerato ciò che  i  primi a rimetterci sarebbero proprio i Neo -Nati ovvero i cittadini del futuro, senza contare quelli del passato dei quali nessuno ha mai parlato. Ora grazie alla “scoperta” del 28 novembre scorso a firma del dr Mantoan Direttore dell’Area Sanità Regione Veneto e della Commissione Tecnica Pfas, dove ci si rifà al parere dell’Istituto Nazionale della Sanità del 16 gennaio 2014 (si sottolinea 2014 – tre anni or sono) emerge che tali sostanze perfluoralchiliche sono correlate ed aumentano il rischio delle seguenti malattie:
ipercolesterolemia, colite ulcerosa, malattie della tiroide, pre-eclampsia, diabete gestazionale, anomalie del sistema nervoso e del sistema cardiocircolatorio e cromosomiche dei neonati, negli iper esposti  tumore del rene e del testicolo. Inoltre aumentano significativamente i casi di morte per i cittadini esposti, a causa di: ictus, infarto, Alzhaimer.  Sempre in tale relazione, si evidenzia che la ditta Rimar già negli anni settanta è stata all’origine di versamento di  sostanze chimiche mediante le acque di scarico nelle acque di Altavilla e Creazzo e va rilevato che già in quegli anni (ANNI 1970) le conoscenze scientifiche non permettevano di escludere  la pericolosità delle sostanze citate per la salute, sostanze prodotte sin dagli anni ’60, dall’azienda in questione, classificata Industria Insalubre secondo art.  216 del Testo Unico  e quindi soggetta a valutazione igenico-sanitaria. QUARANTASEI ANNI FA! Ma ora finalmente dopo 46 anni e tutte queste scoperte, finalmente si chiede alle Istituzioni competenti la TEMPESTIVA adozione di tutti i provvedimenti urgenti a tutela della salute della popolazione volti alla rimozione della fonte della contaminazione nonché  l’ipotesi  dello spostamento della sede produttiva della Ditta in oggetto.
E pensare che se si percorre la strada che porta a Valdagno- Recoaro per avvicinarsi alle Piccole Dolomiti, e meravigliarsi ogni volta vedendole  svettare verso il cielo e provare un sentimento di gratitudine per essere culla  della nostra acqua,  non ci si accorge minimante all’altezza di Trissino, di tale colosso produttore di queste micidiali sostanze, tanta e rigogliosa è la vegetazione che  gli fa da schermo e che gli ha permesso, in parte, di agire indisturbata.
E allora, rifacendomi alla melodia di un testo di Fabrizio de André, melodia che vista la  circostanza assume note tristi…
 Se ci avvelenano l’acqua,  Marcondiro'ndero
se ci avvelenano l’acqua, Marcondiro'ndà
Nelle falde in profondità, Marcondiro'ndera
Nelle falde in profondità chi ci aiuterà?
Ci aiuterà il buon Dio, Marcondiro'ndera
ci aiuterà il buon Dio, lui ci salverà”….
Marzia Albiero per il Coordinamento Acqua Libera dai Pfas

Uscito anche sul Punto di Creazzo 

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