martedì 10 gennaio 2017

Bur n. 4 del 05 gennaio 2017Approvazione del "Piano di sorveglianza sanitaria sulla popolazione esposta alle sostanze perfluoroalchiliche"




Bur n. 4 del 05 gennaio 2017

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Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 2133 del 23 dicembre 2016
Approvazione del "Piano di sorveglianza sanitaria sulla popolazione esposta alle sostanze perfluoroalchiliche" e del "Piano di campionamento per il monitoraggio degli alimenti in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in alcuni ambiti della Regione del Veneto".
Note per la trasparenza
Si approva il "Piano di sorveglianza sanitaria sulla popolazione esposta alle sostanze perfluoroalchiliche", nonché il "Piano di campionamento per il monitoraggio degli alimenti in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in alcuni ambiti della Regione del Veneto". Il sostegno finanziario alle Aziende Ulss coinvolte nella realizzazione del piano di sorveglianza è stato previsto con il Decreto del Direttore della Direzione Prevenzione e Sicurezza Alimentare n. 21 dell'8.11.2016 che ha disposto a tale scopo l'impegno di spesa di € 399.458.00 e la relativa liquidazione.
L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.
Con D.G.R. n. 565 del 21.04.2015 è stato approvato lo studio di "Biomonitoraggio di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in alcuni ambiti del territorio della Regione del Veneto" poi integrato, a seguito delle richieste dei Comitati Etici, con Decreto del Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale n. 318 del 25.11.2015.
Di tale studio, in data 18.04.2016, l'Istituto Superiore di Sanità ha comunicato alla Regione del Veneto gli esiti prodotti, conseguenti alle analisi sierologiche sulla popolazione. Conseguentemente è emersa la necessità di predisporre un piano di attività per la presa in carico degli esposti alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) mediante la collaborazione ed in coordinamento con tutti i soggetti istituzionali competenti coinvolti (Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, OMS, Centri di ricerca).
Con Decreto del Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale n. 38 del 27 aprile 2016 è stato Costituito un gruppo di lavoro regionale per supportare la Regione del Veneto nello stabilire un percorso diagnostico terapeutico che i maggiormente esposti alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) dovranno seguire, nonchè le modalità di approfondimento del profilo tossicologico delle sostanze perfluoroalchiliche.
All'esito di questi lavori, in collaborazione con l'ISS e le cinque Aziende ULSS interessate dalla contaminazione, si intende avviare un piano di sorveglianza e presa in carico sanitaria della popolazione esposta a PFAS descritta nel "Piano di Sorveglianza Sanitaria sulla popolazione esposta alle sostanze perfluoroalchiliche" di cui all'"Allegato A" alla presente deliberazione, corredato da tutta la modulistica utile (es. lettere di invito, comunicazioni degli esiti, informative). Verrà inoltre predisposto un applicativo software regionale per permettere la gestione dei protocolli operativi e dei percorsi previsti garantendo il monitoraggio dei volumi e la qualità dell'attività svolta secondo la specifica procedura descritta nel medesimo "Allegato A".
Considerato che con la D.G.R. n.1517 del 29 ottobre 2015 "Sorveglianza sostanze perfluoroalchiliche (PFAS): acquisizione dei livelli di riferimento per i parametri "Altri PFAS" nelle acque destinate al consumo umano, nonché individuazione delle aree di esposizione per gli ambiti territoriali interessati dalla presenza di PFAS", si era provveduto all'individuazione delle aree di esposizione per gli ambiti territoriali interessati dalla presenza di PFAS, a seguito degli esiti del biomonitoraggio sopracitato si è proceduto alla ridefinizione dell'area di esposizione, mediante la ricostruzione della filiera idropotabile, unitamente all'Area Tutela e Sviluppo del Territorio e all'Agenzia Regionale per l'ambiente.
Sono state, pertanto, identificate le seguenti altre aree:
  • Area di massima esposizione sanitaria: riferita all'area dove era presente un'alta concentrazione di PFAS nel 2013 prima dell'applicazione dei filtri sull'acqua in distribuzione e dove si riscontrano elevate concentrazioni di queste sostanze nelle acque sotterranee e superficiali ;
  • Area delle captazioni autonome ad uso potabile: riferita ad ambiti comunali dove sono stati rilevati superamenti di PFAS dalle captazioni autonome censite;
  • Area di attenzione: riferita al sistema di controllo delle reti ambientali per acque superficiali e sotterranee inclusive dell'uso irriguo e per abbeverata;
  • Area di approfondimento: area con solo presenza di PFAS in matrici ambientali, che necessita di ulteriori monitoraggi e studi.
Tale ricostruzione è stata la base che ha consentito di individuare nell'area di massimo impatto sanitario l'area alla cui popolazione residente proporre il piano di sorveglianza citato.
Si precisa che due gruppi di sottopopolazione saranno oggetto di uno specifico biomonitoraggio: i lavoratori della Ditta produttrice di sostanze perfluoroalchiliche esposti e le donne in gravidanza. Per tale sottopopolazione verrà definito un programma di sorveglianza ad hoc, da approvarsi mediante apposito atto deliberativo.
L'obiettivo generale e del piano di sorveglianza è la prevenzione delle malattie croniche degenerative dovute all'esposizione alle sostanze perfluoroalchiliche ed agli scorretti stili di vita, attraverso la presa in carico della popolazione esposta e si concretizzerà nei seguenti obiettivi specifici:
1.   Caratterizzare l'esposizione a PFAS delle persone che vivono nelle aree contaminate;
2.   Valutare gli effetti dell'esposizione a PFAS sulla salute dei soggetti esposti;
3.   Identificare i comportamenti a rischio per le malattie croniche degenerative;
4.   Garantire il monitoraggio dello stato di salute del soggetto esposto attraverso l'offerta terapeutica affidata alla medicina di famiglia e l'attivazione degli strumenti di prevenzione per la modifica degli stili di vita scorretti, affidata ai dipartimenti di Prevenzione della Regione del Veneto.
Saranno coinvolte le seguenti Aziende ULSS: ULSS 5 Ovest Vicentino, ULSS 6 Vicenza (dal 1.1.2017 Azienda Ulss n.8 Berica) ULSS 17 Este (dal 1.1.2017 Azienda Ulss n.6 Euganea) ULSS 20 Verona e ULSS 21 Legnago (dal 1.1.2017 Azienda Ulss n.9 Scaligera). L'attuazione del piano sarà coordinata dal Centro Unico Screening del Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda ULSS 5 Ovest Vicentino (dal 1.1.2017 Azienda Ulss n. 8 Berica). La popolazione complessiva residente nei Comuni interessati dall'esposizione a PFAS è di circa 127.000 abitanti. La popolazione coinvolta sarà costituita dai residenti e domiciliati di età compresa tra i 14 e i 65 anni (coorti di nascita dal 1951 al 2002), per un totale di 84.795 persone.
La chiamata attiva della popolazione seguirà la modalità organizzativa dei programmi di screening oncologici. L'avvio della chiamata prevede di iniziare con i nati della coorte del 2002, la scelta di iniziare con i più giovani è dettata dal fatto che l'eventuale alta concentrazione di PFAS e/o di rilevanti alterazioni metaboliche in tali soggetti potrebbe rappresentare motivo utile ad approfondimenti in termini di coorti interessate e di correlazione sanitaria all'esposizione alle sostanze in oggetto, in quanto gli scorretti stili di vita risultano meno associati ai soggetti appartenenti alle coorti più giovani (14-15enni).
Il dosaggio dei PFAS verrà centralizzato preso il laboratorio di riferimento di ARPAV, per garantire la massima standardizzazione delle procedure analitiche e la confrontabilità dei risultati con il supporto dell'ISS per la formazione e per il processo di intercalibrazione delle analisi.
Il sostegno finanziario alle Aziende Ulss coinvolte nella realizzazione del piano di sorveglianza è stato previsto con il Decreto del Direttore della Direzione Prevenzione e Sicurezza Alimentare n. 21 dell'8.11.2016 che ha disposto l'impegno di spesa di € 399.458,00 e la relativa liquidazione.
Per le spese a carico di Arpav relative all'esecuzione delle analisi del dosaggio PFAS esse sono coperte dal finanziamento complessivo istituzionale che la Regione del Veneto corrisponde annualmente ad Arpav.
L'attività dell'Istituto Superiore di Sanità rientra tra le attività previste e finanziate con la quota vincolata del fondo sanitario nazionale relativa all'Ambiente e salute.
Per completare l'attività di monitoraggio dell'esposizione della popolazione alle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), con deliberazione n. 243 dell'8.3.2016 la Giunta Regionale ha disposto l'affidamento all'Istituto Superiore di Sanità (ISS) della predisposizione e realizzazione del Piano di monitoraggio sulle matrici di interesse alimentare in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS.
Inoltre, con Decreto del Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale n. 19 dell'8.3.2016 è stato costituto il gruppo di lavoro "Gestione degli alimenti in ordine alle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS)" con i compiti tra l'altro di:
  • Pianificare il monitoraggio sugli alimenti in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità;
  • Valutare l'adozione di misure di prevenzione primaria efficaci ai fini di ridurre le esposizioni alimentari nel breve e nel lungo periodo;
  • Valutare l'adozione di pratiche agronomiche e zootecniche volte a ridurre il trasferimento della contaminazione dai comparti ambientali a quelli agro-zootecnici.
Si ritiene inoltre opportuno dare mandato all'Istituto Superiore di Sanità di definire, in collaborazione con l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), i limiti di sicurezza per la salute di queste sostanze negli alimenti.
In data 2.11.2016 l'Istituto Superiore di Sanità ha trasmesso alla Regione del Veneto il "Piano di campionamento per il monitoraggio degli alimenti in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in alcuni ambiti della Regione del Veneto".
In considerazione della necessità di procedere con urgenza, determinata dalla stagionalità della loro produzione, al campionamento di alcune tipologie di alimenti, è stata data indicazione alle Aziende Ulss di dare avvio al campionamento già a settembre 2016, nelle more della formalizzazione del piano, in ossequio alle indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanità.
Si ritiene pertanto, di approvare il documento proposto e redatto in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità e l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, che, corredato dall' apposita modulistica, costituisce il "Piano di campionamento per il monitoraggio degli alimenti in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in alcuni ambiti della Regione del Veneto" di cui all'"Allegato B" alla presente deliberazione. L'obiettivo della Regione del Veneto è quello di poter concludere il monitoraggio degli alimenti nel più breve tempo possibile ed auspicabilmente nel mese di luglio 2017.
Trattandosi di documenti di utilità essenzialmente operative si ritiene necessario prevedere che le eventuali modifiche od integrazioni alla modulistica contenuta nell'"Allegato A" e nell'"Allegato B", dovessero rendersi successivamente necessarie, verranno disposte con Decreto del Direttore dell'Area Sanità e Sociale.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO l'art. 2 comma 2 della legge regionale n.54 del 31 dicembre 2012;
VISTA la D.G.R. n. 565 del 21.04.2015 "Biomonitoraggio di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in alcuni ambiti del territorio della Regione del Veneto";
VISTO il D.D.G. Area Sanità e Sociale n. 318 del 25.11.2015;
VISTA la D.G.R. n.1517 del 29 ottobre 2015 "Sorveglianza sostanze perfluoroalchiliche (PFAS): acquisizione dei livelli di riferimento per i parametri "Altri PFAS" nelle acque destinate al consumo umano, nonché individuazione delle aree di esposizione per gli ambiti territoriali interessati dalla presenza di PFAS";
VISTO il D.D.G. Area Sanità e Socialen. 19 dell'8 marzo 2016 ;
VISTO il D.D.G. Area Sanità e Socialen. 38 del 27 aprile 2016;
delibera
1.  di prendere atto di quanto espresso in premessa che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
2.  diapprovare il "Piano di sorveglianza sanitaria sulla popolazione esposta alle sostanze perfluoroalchiliche", "Allegato A" alla presente deliberazione che ne costituisce parte integrante;
3.  di approvare il "Piano di campionamento per il monitoraggio degli alimenti in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in alcuni ambiti della Regione del Veneto", "Allegato B"alla presente deliberazione che ne costituisce parte integrante;
4.  di stabilire che eventuali modifiche od integrazioni, di carattere operativo, alla modulistica dei documenti contenuta nell'"Allegato A" e nell'"Allegato B" di cui ai precedenti punti 2) e 3), dovessero rendersi successivamente necessarie, verranno disposte con Decreto del Direttore dell'Area Sanità e Sociale;
5.  di prendere atto che il sostegno finanziario alle Aziende Ulss coinvolte nella realizzazione del "Piano di sorveglianza sanitaria sulla popolazione esposta alle sostanze perfluoroalchiliche", di cui al punto 2 del presente deliberato, è stato previsto con il Decreto del Direttore della Direzione Prevenzione e Sicurezza Alimentare n. 21 dell'8.11.2016 che ha disposto l'impegno di spesa di € 399.458,00 e la relativa liquidazione.
6.  di incaricare l'Istituto Superiore di Sanità di definire, in collaborazione con l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), i limiti di sicurezza per la salute delle sostanze perfluoroalchiliche negli alimenti;
7.  di incaricare la Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare e Veterinaria dell'esecuzione del presente atto e della sua trasmissione al Ministero della Salute ed agli altri Enti nazionali e/o internazionali competenti;
8.  di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale Regionale della Regione del Veneto.
(seguono allegati)
2133_AllegatoA_336975.pdf
2133_AllegatoB_336975.pdf

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