giovedì 15 febbraio 2018

Acque del Chiampo in Procura per parlare di Pfas 13 febbraio 2018

Autoanalisi sui Pfas

Acque del Chiampo in Procura per parlare di Pfas

Arzignano – Prosegue l’impegno di Acque del Chiampo spa nella ricerca delle responsabilità per l’inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche, pfas, che nella nostra Regione è stato riscontrato nelle province di Vicenza, Padova e Verona.
Diverse le iniziative promosse fino ad ora dal gestore del servizio idrico integrato. “In particolar modo – sottolinea una nota diramata dall’azienda – sono state suggerite interpretazioni giuridiche del grave evento di inquinamento, orientate alla promozione di azioni di blocco delle situazioni di danno e di pericolo e a favorire le iniziative di riparazione e ripristino della risorsa ambientale compromessa”.
In questa strategia, che mira alla tutela degli utenti, rientra anche l’incontro che Acque del Chiampo ha avuto oggi, con il sostituto procuratore della Repubblica, a Vicenza, per illustrare gli approfondimenti tecnico giuridici fino ad ora avviati e che il gestore intende continuare a sviluppare.
L’azienda con sede ad Arzignano ha condiviso con la Procura le attività messe in atto per assicurare ai cittadini un’acqua di qualità e, soprattutto, per mettere a fattor comune un inquadramento tecnico e giuridico dell’evento funzionale a promuovere in maniera più incisiva l’attivazione concreta del responsabile delle azioni di tutela e ripristino, le uniche che consentono di non far ricadere sugli utenti gli eventuali costi extra di gestione della situazione.
“L’incontro – ha commentato il consigliere delegato, Andrea Pellizzari – è stato positivo e conferma la bontà del lavoro che stiamo facendo a tutela della salute dei cittadini, della credibilità della società ed a protezione della risorsa idrica. I nostri azionisti (i Comuni di Arzignano, Chiampo, Brendola, Lonigo, Montecchio Maggiore, San Pietro Mussolino, Montorso, Nogarole, Altissimo e Crespadoro) ci avevano dato due priorità al momento del nostro insediamento, nello scorso giugno: emergenza pfas e smaltimento dei fanghi. Manteniamo quindi la rotta nella ricerca delle responsabilità sul problema dell’inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche, con impegno continuo ed attenzione costante”.

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