giovedì 1 marzo 2018

Assolto Luca Carli ex curatore fallimentare della ex discarica G.M di Montecchio Maggiore la responsabilità va alla provincia di Vicenza 18.02-2018

Si è conclusa in tribunale a Vicenza la vicenda della ex discarica Gm sita a Montecchio Maggiore di proprietà dell'ex re della ghiaia vicentino Danilo Chemello. Assolto, il curatore fallimentare Luca Carli. come giustamente scrive Il Giornale di Vicenza del 18 febbraio 2018 Carli è stato assolto, perchè da curatore fallimentare, non aveva i mezzi finanziari, per poter ottemperare ala richiesta del comune di rimuovere il percolato dalla discarica che poteva inquinare la falda.

Altrettanto corretto è quello che afferma l'assessore Trapula: che tale discarica, fu aperta dalla provincia di Vicenza, contro il parere, del Comune di Montecchio Maggiore. quindi è ora che la provincia si prenda le sue responsabilità e non giochi allo scaricabarile ( fonte: il G. di Vicenza 22 febbraio 2018)
. Al di là di questi fatti è importante la figura dell'ex proprietario della ex discarica Gm. la sua importanza, sta nel fatto, che del binomio cave-discariche nel Veneto degli anni novanta, lui è stato uno dei protagonisti.il binomio cave discariche gestite da Danilo Chemello negli anni novanta è raccontato in un articolo del Il Giornale di Vicenza del 30 giugno 2007. nell'articolo si scrive che DANILO CHEMELLO, nel 1993 incastrò l'ex senatore doroteo MAURIZIO CREUSO per una storia di tangenti pagate per la "cittadella dei rifiuti" a Boara Pisani. CHEMELLO scrive Il GIornale di Vicenza, rivelò che erano state pagate delle mazzette per ottenere l'autorizzazione alla gestione di una discarica per lo smaltimento dei rifiutio speciali previstanella località di Case di Sant'Antonio di Ca Bianca nel comune di Boara. Pds, Psi e il comitato antidiscarica erano contrari al progetto. al termine di una riunione, del consiglio comunale convocata d'urgenza il 30 agosto 1991, fu approvata la concessione della discarica gestita da ECOITALIA. Due anni dopo un proprietario terriero escluso dal progetto comincia a parlare. in procura il pm padovano PAOLO LUCA convoca anche CHEMELLO, che prima fa finta di non sapere, poi si decide a "cantare" e racconta della tangente di 2 miliardi e 400 milioni di lire,, chiesti dai vertici dell'amministrazione di Boara, e del pagamento della prima tranche di 200 milioni di lire. lui titolare della ECOLGY trattava per conto di ECOITALIA. poi si scoprì che il "grosso" era destinato alla Dc regionale: il 20% netto degli utili incassati per gestire la "cittadella dei rifiuti" ( fonte: Il Giornale di Vicenza 30/06/07 articolo non firmato). precedente a questo articolo IL GIORNALE DI VICENZA del 16/04/1998 pubblico la notizia che la Procura della Vicenza ha aperto un’inchiesta sulle cave gestite dalla SIG ( sempre nell'orbita del re della ghiaia). L’ipotesi accusatoria era truffa ai danni dell’erario. di quella inchiesta si son perse le tracce. Almeno sulla stampa. anche queste vicende fan parte del mitico miracolo economico del Nord Est. Il Nord Est come l'Italia non è mai stato innocente.

In appendice l'interrogazione regionale sul caso discarica Gm, presentata dal consiglier Brusco e risposta della Giunta regionale :http://acqualiberadaipfas.blogspot.it/…/interrogazione-risp…
http://www.consiglioveneto.it/…/Anno_…/IRS_0154/irs_0154.pdf

atti ispettivi CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DECIMA LEGISLATURA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA N. 154 ...
 acqualiberadaipfas.blogspot.com 
Giornale di Vicenza del 28 febbraio 2018 
Disposte analisi tecniche per l’ex discarica Paulona. La Provincia, una volta approvato il bilancio, incaricherà un tecnico professionista di eseguire un sopralluogo finalizzato a definire lo stato dell’arte, con particolare riferimento ai livelli di percolato. L’INCONTRO. È quanto deciso nel corso dell’incontro avvenuto la scorsa settimana in Prefettura tra i rappresentanti del Comune di Montecchio Maggiore, Provincia, Regione, Arpav e la stessa prefettura allo scopo di dirimere l’annosa questione di chi debba prendersi in carico la gestione post mortem dell’ex discarica, autorizzata dalla Provincia ed ora in stato di abbandono dopo l’estinzione della società che la amministrava. I risultati delle analisi saranno al centro di una nuova riunione tra le parti che si terrà probabilmente a maggio. IL FONDO. Dall’incontro è inoltre emerso che la Regione sta predisponendo un bando per finanziare con un fondo di rotazione di un milione di euro interventi di risanamento di situazioni analoghe a quella dell’ex discarica montecchiana. Per fondo di rotazione si intende che gli eventuali finanziamenti dovranno successivamente essere restituiti alla Regione. L’IMPIANTO. Puntata interlocutoria dunque quella andata in scena in Prefettura la scorsa settimana per una questione che si sta trascinando da parecchio tempo. L’ex discarica di rifiuti speciali di 2ª categoria di via De Nicola, in località Paulona, ha operato dall’86 al ’92 accogliendo terre di fonderia e adesso versa in sostanza in uno stato di abbandono. La società proprietaria, la G.M. srl, di fatto non esiste più e quindi manca un gestore che se ne occupi. Il titolare della G.M., Danilo Chemello, soprannominato “il re della ghiaia”, originario di Sandrigo, ha lasciato da moltissimi anni l’Italia, ed all’estero è rimasto coinvolto in parecchie vicissitudini giudiziarie. Tra i tanti arresti subiti anche uno per tentato sciacallaggio in un caso che ha avuto grande risonanza sulla stampa mondiale, ovvero il rapimento avvenuto nel 2007 della piccola Madeleine McCann, la bimba inglese di 4 anni rapita nella sua cameretta all'interno di un club per vacanze nell’Algarve (Portogallo) mentre i genitori stavano cenando a poche decine di metri di distanza. Aveva contattato la famiglia millantando di possedere informazioni utili per il suo ritrovamento in cambio di denaro. QUESTIONE APERTA. La patata bollente della discarica era rimasta nelle mani del commercialista Luca Carli in qualità di liquidatore della società G.M. Sarebbe toccato a lui gestire la discarica esausta in località Paulona. Ma i soldi in cassa sono ben presto finiti. Tanto da non poter ottemperare nel 2013 all’ordine del Comune di Montecchio Maggiore che gli intimava di bonificare dal percolato i pozzi spia dell’ex discarica che rischiavano di finire nella falda sottostante. Il tribunale nei giorni scorsi ha assolto il commercialista, chiamato in causa dal Comune, dalle violazioni ambientali che gli erano state contestate perché il fatto non costituisce reato: non poteva certo provvedere con soldi propri. Come nel gioco dell’oca si è tornati al punto di partenza: chi deve accollarsi i costi per la messa in sicurezza del sito dell’ex discarica? • © RIPRODUZIONE RISERVATA
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